Acetilcolina: È un composto chimico [acetil-+colina], derivato dall’esterificazione della colina con l’acido acetico di formula



derivato dall’esterificazione della colina con l’acido acetico. È una sostanza di notevole importanza fisiologica e farmacologia in quanto interviene come mediatore chimico nella trasmissione degli impulsi nervosi periferici del sistema nervoso vegetativo o autonomo. La sua azione si esplica attraverso un ciclo biochimico di sintesi, deposito delle vescicole sinaptiche, liberazione e idrolisi. Il ciclo è regolato cataliticamente da due enzimi: colinacetilasi, per la sintesi dell’aceticolina da acetilcoenzima A e colina, e acetilcolinerastasi, per la sua idrolisi in acido acetico e colina. Quest’ultimo enzima è fortemente inibito da particolari composti organofosforici, che furono presi in considerazione in un primo tempo (tra il 1939 e 1945) come aggressivi chimici ( i cosiddetti “gas nervini”) e dai quali poi sono derivati alcuni tra gli attuali potenti insetticidi usati in agricoltura.

Actina: [dal greco aktís - “raggio”]. Proteina fondamentale della struttura del muscolo e responsabile della sua contrazione. Assume la forma globulare (G-actina) con peso molecolare di circa 70.000 in ambiente privo di sali, ma in presenza di adenosintrifosfato (ATP) e cloruro di potassio polimerizza in lunghe fibre (F-actina). Questa trasformazione è reversibile. In unione con l’altra proteina strutturale fondamentale, la miosina, forma un complesso detto actomiosina che si contrae in presenza di ATP.

Aerobico: In biologia, relativo all’aerobiosi, cioè modo di vita per il quale è necessario l’ossigeno dell’aria; Il metabolismo aerobico avviene durante una bassa intensità e una lunga durata dell’esercizio fisico, come il jogging. Il termine si contrappone a anaerobico, cioè atto a vivere in assenza di ossigeno libero.

Anaerobico: Termine contrapposto a aerobico e significa “atto a vivere in assenza di ossigeno”. Il metabolismo anaerobico avviene nel tessuto muscolare durante una attività esplosiva come, ad esempio quella dei centometristi, scattisti o sollevatori di peso.

Antiedematosa:contro l’edema. L’edema (dal greco óidema - “gonfiore”) è una condizione patologica caratterizzata dall’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dei tessuti e nelle cavità sierose.

Antiedemigeni: contro gli edemi. L’edema (dal greco óidema - “gonfiore”) è una condizione patologica caratterizzata dall’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali dei tessuti e nelle cavità sierose.

Antiossidante: Particella molecolare capace di inibire i processi di ossidazione cui sono soggette numerose sostanza di natura organica. Aiuta il controllo dei radicali liberi e ne limita i loro effetti indesiderati. E’ detto anche anti-ossigeno.

ATP: È una sigla che viene usata in biochimica per indicare l’acido adenosintrifosfato, che è la “moneta” utilizzata per gli scambi di energia nei sistemi biologici. Può quindi essere considerata il propellente che muove i muscoli.

Atrofia: [dal greco atrophía astratto di átrophos - “non nutrito”] Alterazione degenerativa di organi o tessuti da cause varie (circolatorie, nervose, infettive, etc.), con diminuzione di volume e di peso.

Cilindrasse: In anatomia, il principale prolungamento delle cellule nervose, per lo più provvisto di guaina protettiva. Origina, in genere, dall’estremità distale della cellula stessa, ha lunghezza variabile da pochi µ ad anche un metro e provvede alla conduzione dello stimolo nervoso verso la periferia. È detto anche assone e neurite.

Collagene (o collageno): Proteina che si ritrova particolarmente nei tessuti connettivali e nei tendini, viene sintetizzato e secreto da cellule presenti nel connettivo denominate “fibroplasti”. Il collagene è presente sotto forma di fibre, che hanno spessore compreso tra 1 e 12 µm e lunghezza assai variabile, e sono visibili, oltre che al microscopio ottico, anche a occhio nudo. Le fibre collagene sono flessibili e offrono una grande resistenza alla trazione; queste loro propriet? le rendono di enorme importanza come costituenti dei tessuti che formano l’impalcatura e il sostegno dell’organismo (ossa, cartilagini). Il collagene realizza, inoltre, quelle strutture che collegano le ossa ai muscoli (i tendini), permettendo così il realizzarsi del movimento.

Corrente elettrica: Spostamento di cariche elettriche (elettroni, ioni) all’interno di un corpo.

Edema: [dal greco óidema “gonfiore”] aumento patologico del liquido interstiziale che trasuda dai capillari negli spazi intercellulari. Il fenomeno avviene più frequentemente nel tessuto sottocutaneo: dove l’impalcatura connettivale è più lassa e a maglie larghe, la presenza di abbondante liquido provoca rigonfiamento della regione e degli organi colpiti; la compressione della pelle edematosa lascia un’impronta per un certo periodo di tempo. L’edema si forma per aumento della pressione del sangue nei capillari e/o diminzione della pressione osmotica del plasma, prodotta da una riduzione delle proteine del plasma, e/o per aumento della permeabilità capillare.

Elettrone: [dall’inglese electron ]. Particella elementare costituente fondamentale dell’atomo, in cui uno o più elettroni, in numero diverso secondo l’elemento chimico, formano la nube di particelle cariche negative che circonda il nucleo positivo e che determina tutte le proprietà chimiche dell’elemento. È il costituente della corrente elettrica nei materiali solidi conduttori.

Etimologia: [dal greco etymología ] La scienza degli etimi [etimo dal greco étymos “vero”]. Scienza che studia la derivazione della parole e la loro origine

Eutrofia: con questo termine, in medicina si indica lo stato di buona o normale nutrizione di un organo o di un tessuto.

Fibrilla: [da fibra] In istologia, formazione microscopica dalla forma sottile e allungata, presente nei tessuti, sia isolata sia unita ad altre a formare fibre: ad esempio fibrilla del connettivo, struttura contenuta nella sostanza intercellulare del tessuto connettivo; fibrilla muscolare, lo stesso che miofibrilla, propria del tessuto muscolare liscio; fibrilla nervosa, formazione intracellulare presente attorno al nucleo della cellula nervosa, lo stesso che neurofibrilla.

Fosfolipidi: Composto chimico presente in tutti gli organismi animali e vegetali come costituente della frazione lipidica della cellula.

Frequenza: Il tempo che la corrente impiega a compiere un’onda completa si chiama periodo. Il numero di periodi che la corrente descrive in un secondo definisce la frequenza, ovvero quante volte la corrente compie un’onda completa in un secondo. La frequenza viene misurata in Hertz (Hz).

Invaginazioni: Ripiegamento di un tessuto all’interno di una cavità.

Ioni: particelle costituite da singoli atomi o da gruppi di atomi recanti cariche elettriche positive o negative, acqu

Iper: [dal greco hypér - “sopra”]. Prefisso che indica superiorità in senso spaziale, quantitativo o qualitativo. Talvolta si alterna con il suffisso “super”. È usato in contrapposizione al prefisso “Ipo”.

Ipervascolarizzazione: da iper, prefisso che indica ‘superiorità spaziale’ quantitativa o qualitativa e vascolarizzazione termine che in biologia designa sia la distribuzione dei vasi sanguigni o linfatici, sia l’irrorazione sanguigna.

Ipo: [dal greco hypó - “sotto”]. Prefisso che indica inferiorità in senso spaziale, quantitativo o qualitativo. È usato in contrapposizione al prefisso “Iper”.

Liposclerosi: Sclerosi della parte adiposa [vedi sclerosi]

Lobo: Porzione del parenchima di un organo, più o meno ben definita anatomicamente e in cui di solito sono rappresentati tutti gli elementi funzionali; i lobi sono tra loro separato da solchi, scissure o setti connettivali. In biologia il termine indica la porzione rotondeggiante di un organo delimitata da intaccature piuttosto profonde.

Lobulazione: In anatomia la configurazione o struttura a lobi di un organo

Membrana: Formazione organizzata che costituisce la struttura limitante della cellula. È costituita da un doppio strato fosfolipidico nel quale sono inclusi il colesterolo e vari tipi di molecole proteiche. Alcune di ese sono globulari, altre sono composte da lunghe catene di amminoacidi che attraversano il doppio strato lipidico una o più volte, estendendo un terminale nella regione citoplasmatica della cellula e l’altro nello spazio intracellulare. Sulla membrana si aprono anche canali che permettono il passaggio di ioni e sostanza nutritizie e recettori di superficie che ricevono e trasmettono informazioni da e verso altre cellule. Oltre che garantire l’integrità morfologica delle cellule, regola alcuni tra i più importanti processi vitali, quali la permeabilità selettiva, l’eccitabilità e l’attività secretoria.

Mesenchima: Tessuto che si forma nell’embrione a partire dal terzo foglietto embrionale (mesoderma) e talora in parte anche dagli altri due foglietti, con funzione di sostegno, trofica e formativa. Il mesenchima come tale rimane solo nei platelminti; in tutti gli altri metazoi dà origine ai tessuti a funzione meccanica, alle cellule della muscolatura liscia e striata, ai tessuti trofici (per es. le cellule del sangue), ad alcune cellule secernenti sostanze di tipo ormonale.

Metabolismo: [dal greco metabole - “mutamento”]. È l’insieme dei processi chimici e energetici che si svolgono negli organismi viventi e ai quali si deve qualsiasi funzione o manifestazione vitale quale l’accrescimento, il mantenimento del peso, la conservazione delle forme e delle strutture dell’organismo, lo svolgimento delle attività funzionali specifiche, la produzione di calore e di lavoro.

Metazoi:

Mielina: Sostanza grassa dal colore bianco lucente e dotata di potere birifrangente che avvolge talune fibre nervose (dette mieliniche). Ha la funzione di proteggere e isolare le fibre stesse nei riguardi della conduzione degli impulsi nervosi. Oltre che lipidi (lecitine, colesterolo, cefalica, ecc.) contiene anche proteine.

Mio: [dal greco mys myós - “muscolo”]. Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica che significa appunto “muscolo” o indica relazione con i muscoli.

Miofibrilla: [da mio + fibrilla]. Ognuno dei sottili filamenti contrattili, disposti longitudinalmente e immersi nel sarcoplasma delle fibrocellule muscolari, costituenti ogni fibra muscolae liscia o striata. La miofibrilla è costituita a sua volta da fibrille di più piccole dimensioni (miofilamenti) ed è sede di processi biochimici importanti ai fini della contrazione, poiché in essa avviene la trasformazione dell’energia chimica in energia meccanica.

Miosina: È una proteina che costituisce uno degli elementi contrattili delle fibre muscolari.È presente nei muscoli combinata con l’actina sotto forma di un complesso che prende il nome di actomiosina. Per trattamento con enzimi protelitici si scinde in frammenti di minore grandezza (meromiosine), con proprietà enzimatiche tali da scindere l’atp e da liberare energia utilizzabile per la contrazione muscolare.

Mitocondrio: Organelli cellulari destinati a trasformare l’energia chimica contenuta nelle sostanza nutritizie in una forma di energia chimica utilizzabile direttamente dalla cellula.



Motoneurone: [da moto + neurone ] Cellula nervosa (neurone) del midollo spinale o dei centri motori della corteccia cerebrale che controlla l’attività contrattile dei muscoli volontari.

Ossidazione: Con questo termine si indica il processo di decomposizione e rottura di una cellula, provocato, principalmente, dai radicali liberi.

Parenchimi: Il Parenchima è la parte attiva di un organo, in contrapposizione allo stroma, che è invece la struttura portante e di sostegno. In embriologia il termine indica tessuto embrionale di tipo mesenchimatico.

Perimisio: rivestimento di tessuto connettivo che avvolge ogni muscolo. Comprende il perimisio esterno (epimisio) e il perimisio interno (endomisio); quest’ultimo suddivide il muscolo in fascetti di fibre, e circonda anche singolarmente ciascuna fibra.

Plasia: [dal greco plásis - “formazione”] Ultimo elemento di parole composte di formazione moderna, in uso nel lingiaggio medico e scientifico in cui significa “alterazione, trasformazione” di tessuti animali o vegetali (ad esempio fibroplasia, neoplasia, etc.).

Plasma: [dal greco plásma-atos - “cosa plasmata”, da plásso - “formare, modellare”]. Sostanza liquida di natura organica. Esempio plasma linfatico, la parte liquida e non corpuscolata della linfa; plasma sanguigno, la parte liquida del sangue (circa il 55%) nella quale sono normalmente presenti gli elementi figurati (emazia, leucociti, piastrine).

Platelminti:

Polarizzazione:

Quanto: In fisica il quanto è il termine usato per indicare la minima quantità indivisibile che può essere assunta da una grandezza variabile in maniera discontinua. (generalmente energia, emessa o assorbita da un sistema o propagantesi nello spazio). Pertanto, una grandezza fisica si dice quantizzata quando assume soltanto valori multipli di una quantità elementare e non ulteriormente suddivisibile (il “quanto” appunto).

Radicali liberi: sono delle molecole prodotte durante il metabolismo dei cibi, particolarmente reattive. Con l’energia prodotta contribuiscono al danneggiamento molecolare causando la morte delle cellule. Sono la principale causa dell’invecchiamento e possono essere neutralizzati dagli antiossidanti.

Sarco: [dal greco sárx sarkós - “carne”] Primo elemento di parole composte, in uso specialmente nella terminologia scientifica, nelle quali indica appunto “carne” o “parte carnosa”.

Sarcolemma: [dalla parola “sarco” + dal greco lémma - “involucro”] In anatomia indica la sottile membrana di origine connettivale che avvolge ciascuna delle fibre di un muscolo striato.

Sarcoplasma: [da “sarco” + “plasma”].

Sclerosi: indurimento progressivo di un organo, provocato dall’aumento di tessuto connettivo di sostegno, che tende a sostituire il tessuto proprio dell’organo. Può comparire secondariamente come cronicizzazione di un processo infiammatorio, o come fenomeno degenerativo primitivo.

Sostanza Anista:

Tessuto connettivo: Tessuto con funzione di riempimento, di protezione e di nutrizione dei parenchimi; è caratterizzato da elementi cellulari separati da un sistema di fibrille in una sostanza amorfa (sostanza anista).

Trofia: [dal greco -trophía, astratto di trophe? - ‘nutrimento’] Secondo elemento di parole composte del linguaggio scientifico, nelle quali significa “nutrizione”, “stato di nutrizione”.

Trofico: in biologia, relativo alla nutrizione. In medicina, relativo o addetto alla nutrizione di un organo.

Trofismo: [dal greco trophe? - ‘nutrimento’] In biologia, termine che si riferisce allo stato di nutrizione di un organo o di un organismo e ai fenomeni ad esso correlati. Quando un sistema biologico si trova in condizioni di nutrizione e di sviluppo normali, si parla di eutrofismo; quando queste condizioni scadono, si va incontro ad una condizione di ipotrofia, che può arrivare all’atrofia, condizione nella quale l’organo perde le sue caratteristiche funzionali e strutturali. Il caso opposto è quello dell’ipertrofia, situazione di sviluppo maggiore del normale.

Vascolarizzazione: In biologia, termine che designa sia la distribuzione dei vasi sanguigni o linfatici, sia l’irrorazione sanguigna.

Vasi: In anatomia nome di organi o formazioni cave, riuniti in sistemi, e destinati a far circolare o defluire liquidi organici (sangue nei vasi sanguigni; linfa nei vasi linfatici, etc.).